E’ una cosa che non ho mai compreso e approvato perché fatta con leggerezza e senza pensare alle possibili implicazioni. Già non capisco né approvo chi pubblica su Facebook ogni singolo istante della propria vita, perché chi oggi è amico o semplice conoscente, domani potrebbe diventare vostro nemico e avere così accesso completo a tutti i particolari della vostra vita (conoscenze, famiglia, casa, vacanze, svaghi, abitudini alimentari e tutto quello che avete pubblicato); però siamo tutti maggiorenni e vaccinati quindi se uno gioisce a mettere in piazza la propria vita, al massimo fa solo del male a sé stesso.
Nel caso dei bambini invece il discorso è differente. In primo luogo perché non ce l’hanno chiesto loro di essere esposti mediaticamente in questo modo e anche loro hanno diritto alla privacy. In secondo luogo perché al 95% dei vostri amici che vedono le foto non frega assolutamente niente della prima cacca di vostro figlio o di quanto è colorata la sua cameretta (nonostante vi sommergano di commenti mielosi) e in terzo luogo perché così facendo mostrate la loro immagine a tutti, dite a tutti dove andate con loro in vacanza, dove li portate ai giardinetti, dove abitate e un sacco di informazioni potenzialmente pericolose per voi e, soprattutto, per loro.
Se fate una cernita di tutti gli “amici” che avete su Facebook vi renderete conto che la stragrande maggioranza di questi sono solo semplici conoscenti che, magari, avete visto una volta sola decine di anni fa e, sicuramente, di alcuni non avete neppure la minima idea di chi siano. E voi mostrate la foto dei vostri figli, la cosa più preziosa che avete, a dei perfetti sconosciuti? E se poi uno di questi diventa, per farla breve, vostro nemico e voi magari non ne siete a conoscenza?
Se proprio volete condividere con parenti o amici le foto dei vostri bimbi fatelo usando altri sistemi con Flickr o Picasa che vi permettono di condividere le foto solo con chi voi volete e non con mezzo mondo.
Leggete, nell’immagine qui sopra, uno stralcio di un articolo apparso tempo fa su Wired a firma di una nota giornalista che opera nel campo della sicurezza informatica e, magari, la prossima volta, prima di pubblicare una foto di vostro figlio mentre va in bicicletta, pensateci su due volte…
PPC
Non vedo la differenza tra quale social tool si usi. Anche su facebook, come su flickr o su google+ o su qualsiasi altro social network, l’utente può decidere a chi far vedere determinate cose e a chi no. Basta fare una lista degli amici “trusted” (gli amici veri, quelli con cui ti vedi quasi ogni weekend, i parenti più stretti) e pubblicare le foto (ma anche i post in generale) più riservati con visibilità impostata solo su questa lista.
Shift
Hai ragione, ma questo implica una conoscenza di Facebook che la maggioranza degli utenti non ha e le pubblicazioni avvengono la maggioranza delle volte dal telefono dove risulta più laborioso scegliere ogni volta a chi fare vedere i post o meno…
Paolo
Sono perfettamente d’accordo con quanto scritto sa Shift: sacrosanto!
Massimiliano
[…]
Un centimetro. E’ piccolo ed è fragile ed è l’unica cosa al mondo che valga la pena avere. Non dobbiamo mai perderlo, o venderlo, o darlo via. Non dobbiamo mai permettere che ce lo tolgano.[…]
L’avete concepita, benissimo, l’avete cresciuta all’interno del vostro organismo, benissimo, l’avete cacciata fuori molto probabilmente in modo doloroso, benissimo: ma quella cosa piccola e indifesa che avete di fronte è una persona come voi, avrà emozioni, sogni e volontà proprie, esattamente come voi prima di lui, con l’unica differenza che, fino ad una certa età, non avrà nessun modo di difendersi dalle insidie di questo mondo:siete voi, quindi, che dovreste difendere i vostri bambini, siete voi che dovreste difendere quell’ultimo centimetro che appartiene solo A LORO fin quando non saranno in grado di farlo da soli.Invece voi cosa fate? Sbattete in prima pagina IL LORO centimetro, riempite il mondo virtuale delle loro foto come se fosse qualcosa da mettere in mostra, come se fosse un oggetto da mettere in vetrina.
Ma la cosa più triste di tutto questo, la cosa che mi fa più rabbia è che, se dovessi porvi come quesito quanto appena scritto, la vostra risposta sarebbe simile a un “ma che sarà mai”. Purtroppo però, un centimetro è fatto da tanti millimetri, ed ogni vostro “ma che sarà mai” equivale ad un millimetro in meno di quel centimetro.tratto da:
http://IOSCRIVOLEIDISEGNA.COM/MAMME-DA-FACEBOOK/
steo
Condivisibile la tua opinione, ma dal momento che ti iscrivi ad un social network decidi di condividere parte di te con altre persone e il modo con cui le condividi sono affari tuoi; se ti disturba chi mette in piazza la sua vita rivaluta il senso di essere iscritto ad un social network.
Sono molto più subdoli quelli che non scrivono mai nulla ma sanno tutto degli altri, ovvero sbirciano e basta!
Shift
Hai ragione ma molta gente lo fa con leggerezza senza minimamente pensare alle implicazioni perché non si informa, non legge, non va a vedere nelle preferenze e da per scontato che tutto funzioni sempre come loro pensano, salvo poi stupirsi quando scoprono che le cose funzionano in maniera differente…