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Cosa succede durante il trasferimento di un dominio

Con questo articolo desideriamo dare una risposta a tutti coloro che ci chiedono informazioni sul trasferimento dei domini sui nostri server. Ovviamente queste note valgono anche se il dominio non viene trasferito sui nostri server. Eccovi cosa succede per ogni passo:

Domini .it

  1. Il cliente desidera trasferire un dominio .it
  2. Il cliente deve chiedere e ottenere dal suo attuale provider l’auth code (codice di autorizzazione) che ci permette di effettuare il trasferimento. Nel caso in cui il cliente abbia accesso a un pannello di controllo del dominio, molto probabilmente da questo potrà ottenere l’auth code e inviarcelo.
  3. Una volta ricevuto l’auth code avviamo tutte le pratiche per il trasferimento e nel giro di 5 giorni questo viene effettuato. Purtroppo non si può avere una data precisa di trasferimento quindi si deve tenere per buono che nel giro di 5 giorni, più facilmente il 4° o 5° giorno, il dominio verrà trasferito.

Nel momento in cui il trasferimento viene effettuato fisicamente e i DNS vengono aggiornati (i DNS che dicono al vostro browser a che indirizzo IP andare per trovare il sito, sono tanti e non vengono aggiornati tutti contemporaneamente) potranno verificarsi malfunzionamenti della posta elettronica. Alcuni messaggi arriveranno alle vecchie caselle e altri arriveranno alle nuove. A un certo punto non sarà più possibile collegarsi alle vecchie caselle e si attiveranno le nuove che avranno già ricevuto alcuni messaggi. In genere non vengono persi messaggi.

Può darsi che alcuni vostri corrispondenti vi inviino delle email che tornino loro indietro con un messaggio di errore ma è normale. Questa situazione può durare al massimo una giornata ma è più facile che si risolva in un tempo leggermente inferiore.

Per i domini .com e tutti gli altri suffissi territoriali, in genere le tempistiche sono identiche ma potrebbe darsi che cambino leggermente. Solitamente con i domini .com, .net, .org ecc. ecc. il cliente ha l’accesso a un pannello di controllo che permette di settare tutte le proprietà del dominio. Se avete questo accesso e ce lo comunicate potremo farci carico noi dello spostamento del dominio minimizzando i tempi morti e tenendo tutto sotto controllo, soprattutto per quanto riguarda la questione delle email.

Ecco come funzionano i DNS, così potrete capire il motivo di questi problemi che si verificano durante il trasferimento.

Quando accediamo ad un indirizzo di rete (come www.shift.it) automaticamente esso viene tradotto in un indirizzo numerico IP, la corrispondenza tra nome e numero si ottiene grazie al servizio DNS.
Il DNS (Domain Name System) è un servizio di directory distribuito su Internet che permette di convertire il nomi di dominio (ad esempio www.shift.it) negli indirizzi IP che le macchine hanno nella rete e controlla l’inoltro della posta su Internet.

Il servizio di directory DNS consiste di dati DNS, server DNS, e protocolli Internet per recuperare dati dai server.

La corrispondenza tra nome di dominio ed indirizzo IP viene in pratica tenuta in un database distribuito sulla rete. Il DNS è un sistema gerarchico, strutturato ad albero. Al di sotto della radice c’è un gran numero di Top Level Domains (TLD), come ad esempio it, com, net, org… Quando inizia la ricerca di una macchina la richiesta procede ricorsivamente nella gerarchia partendo dalla radice.

Per risolvere ad esempio il nome www.shift.it prima di tutto verrà ricercato il server che contiene le informazioni sul dominio di primo livello it; contattato questo il servizio cercherà l’informazione relativa a dove trovare i dati relativi al dominio di secondo livello shift.it, e da qui si arriverà infine all’indirizzo IP della macchina dove risiede il dominio.

E’ importante notare che al posto del nome di dominio è sempre possibile utilizzare direttamente l’indirizzo IP associato (a meno che il dominio non sia ospitato su un server web come host virtuale con IP condiviso).
Se non ci fossero i DNS invece che battere un URL (Uniform Resource Locator) nella barra degli indirizzi del browser, dovremo battere direttamente l’indirizzo IP della macchina dove risiede fisicamente il sito.

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