L’ultimo mi è capitato di recente e ho deciso di raccontarlo con la speranza che la conoscenza si diffonda maggiormente e la gente eviti di essere presa in giro. L’attività di dissemination sui motori di ricerca o web marketing permette di fare sì che un sito venga indicizzato da Google, e dagli altri motori, in modo che, cercando una determinata parola chiave, il sito appaia nei risultati della ricerca.
Questa attività non è uno scherzo e non ci si improvvisa come, purtroppo, fanno in tanti inventandosi web marketer dall’oggi al domani senza avere alcuna cognizione di cosa fare e come farlo. I risultati di questa improvvisazione si vedono immediatamente quando si sente una persona dire che il nome del proprio sito appare ai primi posti di Google, magari dopo pochi giorni o settimane che il sito è online. Perché succede questo?
Supponiamo che Mario Rossi abbia un’azienda che si chiama accakappa sedie e tavoli e decida di registrare il dominio accakappasedietavoli.com. Il dominio non esiste quindi se si effettua la ricerca su Google non appare nulla relativo a quell’azienda. Mario fa fare il sito da qualcuno e poi cade nella rete del sedicente web marketer che gli racconta un sacco di baggianate sul posizionamento sui motori di ricerca e che gli promette meraviglie. Dopo un mese che il sito è online, il sedicente web marketer va da Mario e gli dice di cercare il termine “accakappa sede e tavoli” su Google e, miracolosamente, il suo sito appare al primo posto e, inoltre, ci sono parecchi altri risultati pertinenti! Mario è felicissimo e me lo viene a raccontare pensando di essersi affidato a un genio, ma quando gli spiego come stanno le cose, capisce di essere stato preso in giro.
Cosa è successo?
Una cosa molto semplice. Mario ha fatto la ricerca sbagliata, suggeritagli dall’improvvisato web marketer per fare il modo di avere dei risultati di rilievo. La ricerca è sbagliata per il semplice fatto che un possibile cliente che cerca una ditta che venda sedie e tavoli, al limite cercherà i termini “vendita sedie e tavoli“, “realizzazione sede e tavoli“, “produzione sedie” e così via; non cercherà mai il termine sedie e tavoli associato al nome dell’azienda (accakappa), a meno che non stia cercando, per un qualche motivo, proprio quell’azienda.
La ricerca corretta che avrebbe dovuto fare Mario era quella, dissociata dal nome dell’azienda. Quando infatti gli ho dimostrato che, in seguito a una ricerca di quel tipo, il suo sito non appariva neppure, si è reso conto che gli erano state raccontate un sacco di balle. Chi vi deve trovare è un possibile cliente che non vi conosce, quindi non cercherà mai il vostro nome, oppure lo cercherà ma solo se vi avrà visto a una fiera, su una pubblicità cartacea o da qualche altra parte. Se non avrà mai sentito il vostro nome cercherà un termine generico di qualcuno che gli possa fornire il prodotto di cui ha bisogno, e il vostro sito non apparirà da nessuna parte.
Una bella differenza da quello che gli era stato raccontato e da quello che gli era stato fatto vedere…
Applicato al nostro caso, Shift Srl, è ovvio che se cercate su Google il termine “Shift Srl” noi appariremo al primo posto, ma se provate a ricercare il termine “Rivenditore Apple“…
…noi appariamo sempre al primo posto, appena dopo Apple! Ma questo è perché sappiamo fare il nostro lavoro e non prendiamo in giro la gente 😉
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