In seguito alla decisione di Apple di cui abbiamo parlato in questo post, Adobe risponde per le rime tramite il blog di Lee Brimelow, Platform Evangelist di Adobe. Il post è in inglese ovviamente ma pubblichiamo qui di seguito la traduzione fatta da melablog.it.
Ormai avrete sicuramente sentito del nuovo iPhone 4.0 SDK che pone in violazione dei termini contrattuali, tutte le applicazioni create in un linguaggio non approvato da Apple. Ovviamente Adobe è coinvolta in questa delicata questione e per tale ragione non commenterò ulteriormente fino a quando non ci saranno conclusioni ufficiali.
Questa questione non ha nulla a che vedere con il portare il lettore Flash sui dispositivi Apple. E’ una questione completamente separata. Ciò che stanno affermando è che non accetteranno applicazioni sul loro marketplace esclusivamente in funzione di quale linguaggio è stato utilizzato originariamente per crearle. Questa è una mossa vile, giustificabile solo dalla volontà di ottenere un controllo tirannico sugli sviluppatori e, ancora più importante, di voler utilizzare questi ultimi come pedine nella crociata contro Adobe. Questo non tocca solo gli interessi di Adobe ma anche quelli di altre tecnologie come Unity3D.
Sono sicuro che c’è un grandissimo numero di impiegati Apple completamente in disaccordo con quest’ultima mossa. Ogni vero sviluppatore, in coscienza, non può essere d’accordo con la strategia di Apple. Il problema è che non sentiremo mai il loro scontento perché agli impiegati Apple è vietato bloggare, postare su social network o altre attività che in un’azienda con una mentalità aperta daremmo per scontate.Adobe ed Apple hanno sempre avuto lunga relazione ed ognuno ha aiutato l’altro a raggiungere la posizione attuale. Il fatto che Apple abbia attuato una mossa ostile e spregevole come questo mostra chiaramente la differenza tra le nostre due società. Tutto ciò che vogliamo è fornire ai professionisti della creatività una strada per sviluppare il loro lavoro per quanti più dispositivi possibili. Non stiamo cercando di uccidere niente e nessuno. E’ come se noi rendessimo, nel nostro SDK, impossibile agli sviluppatori terzi l’uso di editor come FDT per lavorare con la nostra piattaforma. Non vi dico neanche cosa penseremmo di una decisione del genere.Molti dei sostenitori di Adobe dicono che dovremmo interrompere la disponibilità dei prodotti Creative Suite su OS X, come forma di ritorsione. Ancora una volta, questo è qualcosa che Adobe non prenderebbe mai in considerazione nemmeno fra un milione di anni. Non stiamo cercando di abusare dei nostri fedeli utenti e renderli pedine allo scopo di cercare di ferire un’altra società. Ciò che è chiaro è che Apple vuole ancora più fermamente compiere azioni del genere, come evidenziano i suoi recenti atteggiamenti.
Personalmente non darò ad Apple neanche un centesimo del mio denaro fino a quando non ci sarà un cambio di leadership. Ho già trasferito molti dei miei libri, della mia musica e dei miei video su Amazon e continuerò a guardare altrove. Ora, vorrei chiarire che non vi sto suggerendo di fare lo stesso e che non sto cercando di organizzare una forma di boicottaggio. Il mio decidere di non dare più soldi ad Apple non ha nulla a che vedere con i loro prodotti e servizi. E’ come se andassi da Macy’s per comprare un nuovo portafoglio ed il commesso mi sputasse in faccia. Deciderei di non comprare mai più portafogli da Macy’s, non sarebbe un problema legato a quanto mi piaccia il prodotto.
Ora lasciate che svesta i panni di rappresentante ufficiale di Adobe per un momento eparli meramente per me stesso, voglio rendere chiaro cosa mi passa per la mente in questo momento. Vai a farti fottere Apple.
Al di la della diatriba, in effetti, Lee non ha tutti i torti per come Apple si sta muovendo nei confronti di Flash e di Adobe. Sarebbe sicuramente meglio che fossero gli utenti a decidere se e come installare Flash su iPad e iPhone e non Apple a decidere per loro. La mia, puramente personale è ovvio, posizione su Flash la conoscono tutti e l’avevamo spiegata tempo fa, ma un conto è un’opinione personale e un conto è un imposizione fatta con queste modalità…
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